domenica 29 novembre 2009

pensieri che passano nel cervello come treni
e sfuggono a quei tratti che vogliono fissare gli istanti
credendo di sancirne l'importanza.

somewhere but

Sbuffi di rosso nella galleria,
la metro è passaggio per l'infinito.
In viaggio
mastico emozioni
avvertite in una canzone,
trattenute in una chiaccherata
tra amici.
Spirali che cambiano in stelle.

sabato 28 novembre 2009

occasione

Tocco leggero
che si fa profondo e dolce
e dilata il respiro,
che cade lento
ovattando l'intorno.


giovedì 26 novembre 2009

Piove sempre nel mondo del futuro,
questo cielo si addice alla meditazione autunnale
accanto a poesie sparse sul cuscino.
Ma come immaginare i colori di Roma ?
Penso spesso a Venezia quando piove.
Aveva tanti colori di riverbero rosa.

mercoledì 25 novembre 2009

Una bimba accoccolata su una felpa
fissa quel soffitto pieno di sogni fatti frasi che cadono.
E qui l'impotenza delle parole
che non possono lenire il suo disastro.
Spero non smetta di credere nelle emozioni che sanno guarire e stupire

sabato 21 novembre 2009

Giaci contorta tra le sponde di un pregno giardino di immagini.
Le parole si conficcano nelle membra stanche di tutte le incomprensioni.
Gonfiano, purtride, occhi, petto, pungi.
Un pianoforte è questo forse?
Si, c'è quel dannato varco nella rete,
lo vedo e lo tengo tra le mie mani.
Però non conta, ho bisogno di lasciarmi andare, non resisto così
finta, perfetta, sicura, ora ho bisogno della mia gemella e della sua voce.
Canta per me, te ne prego.

giovedì 19 novembre 2009

è giunto l'autunno

Devo esorcizzare quei luoghi.
Camminavo con il cappuccio blu calato sulla testa,
mani a pugno nelle tasche.
Passi nel pantano tra le panchine,
conosco bene questi luoghi
e vorrei non fosse così.
Un posto non può comunicarti così tanto peso nello stomaco,
nemmeno la mia vecchia casa lo fa.
Non lo può fare un parco impantanato il 19 novembre.
Sono stufa di questo bruciore:
le foglie cadono e si calpestano
perchè possano tornare ad esser terra.
Non voglio foglie tra i capelli.
Ho scosso forte la testa,
ho mandato un messaggio e ho abbracciato Giorgia.
Esorcizzo questi luoghi.

martedì 17 novembre 2009

Mi piace lasciare oggetti sparsi per la casa,
un accurato disordine per sentirmi meno sola
quando gli spazi sono pieni solo di musica e di me.
Spesso necessito di questo quieto vuoto,
però lo pastello sempre coi colori dei miei vortici quotidiani.
Credo che l'unica solitudine che amo sia quella di fronte al mare.

lunedì 16 novembre 2009

Ho una maglia viola oggi.
Ostento sicurezza.
E un grande mal di testa.
Viola le nuvole,
grigie le stelle.

domenica 15 novembre 2009

sabato mattina metro time

Oggi piove, è tutto grigio, la luce opaca che tanto mi piace non sbuca dai tunnel della metropolitana, resta solo il pensiero che piove ed grigio. Mi sento colma di stanchezza stamattina e sono so perchè, ma mi prude il naso, succede quando mi sento triste...Ora lascio scorrere tra le mani il grigio e penso che in fondo è sottovalutato: è un bel colore...e sorrido.
se la gente si osservasse reciprocamente, come sono stata costretta a fare io al lavoro in questi giorni, capirebbe come comportarsi davvero con gli altri. Ma ciascuno di noi è chiuso nella sua ottusa visione e pretende e pretende e basta.
E' possibile una comunicazione sincera?
Questa cosa mi spaventa

sabato mattina

Ha gli occhi tristi come il mare piatto prima della tempesta.
Essi guardano dentro se stessi e non trovano ragione.
Gioca con il tappo della bic
e si chiede tanti perchè.
Rotonda sensazione di caos
che è troppo pieno,
ma è vuoto e vano.
Come trovare il senso che sai esiste?
Non è un tratto d'inchiostro
che ti si avviluppa attorno agli arti.
Non è un pensiero stanco.

giovedì 12 novembre 2009

Forse ho capito come si brilla di luce propria

Avevo bisogno del calore di una mano,
a quel tempo era il bisogno a guidare le mie scelte,
che fosse tale da farmi brillare,
anche se non vedevo come fosse luce riflessa quel bagliore.

Una primavera sono diventata forte,
volevo essere fiera di me stessa finalmente.
Ho chiuso con le dipendenze.
Di botto mi sono sentita diversa.
Poi mentre vagavo tra mille mete
ho incontrato senza saperlo un' emozione.
L'ho seguita curiosa
e ho capito che cosa mi aveva fatto sentire diversa.

Mi ero resa conto che tenere a qualcuno non è la dipendenza da questa persona per sentirti bella, interessante, unica. Ma è la voglia di condividere ciò che senti di essere, tu da sola, con ciò che lui è.
Forse ho capito come si brilla di luce propria.
Ci provo ora.

Mi sento un po' retorica dicendo che solo tu stessa puoi accendere la tua vita. Tutto dipende da come la vuoi guardare. Lo dico perchè questo è stato il mio inizio. Mi è stato insegnato da una persona speciale che mi ha aiutato a capire le mie illusioni e le mie paure. Comprendendole, però, ho capito che anche ciò che ci teneva uniti era un'illusione. E non si cresce nell'ostinazione. I legami possono cambiare, finire anche.

Ora è un bisogno diverso che mi spinge, è un " ho bisogno di te perchè ti voglio bene e sento che sei speciale", non più un "ti voglio bene perchè ho bisogno di te". Giochi di parole apparentemente, ma cambia tanto.

Mi sento più serena e più intensa.
non è giusto, non è giusto che le persone di cui non t'importa nulla e che vorresti che vivessero tranquille nel loro mondo, ti possano sconvolgere così, non è giusto.
Perchè poi? Perchè questa ossessione..

domenica 8 novembre 2009

ascoltando..

Volto la testa,
la lascio cadere su una spalla e la ruoto
lentamente.
Chiusi, gli occhi.
Le mani si aprono e si chiudono nell'aria.
Mi sento, mi provo, lasciando che le mie braccia disegnino circoli.
Più veloci,
più pungenti,
il mio corpo si divincola,
costruisce armonie di tensioni
metalliche e soavi.
Mi sciolgo nella musica..
non sono nessuno e sono estremamente me
e sento te nelle vibrazioni.
Infinite coreografie di respiro mentre sorrido e mi sento
ondeggiare spigolosa e carica
e poi cadere in un vortice di mani che mi scendono tra i capelli.
Voglio misurare tutta la stanza coi miei balzi.
Ad un tratto,
scivolo su me stessa,
non voglio aprire gli occhi
allora mi lascio cadere in questa atmosfera
tra i cuscini rossi e i cuscini neri.

venerdì 6 novembre 2009

attimi di deliri tardo pomeridiani

Ballare.. spalancare gli occhi davanti ad uno specchio.
Cura, è solo ritmo e senso.
Sei una luce agitata nella stanza
e crei.
E saltare sui divani e appropriarsi del tavolino,
e sentirsi un po' una scema,
ma sei tu,
e uao sei tu. Ogni tanto è bello dirselo ;)

giovedì 5 novembre 2009

Alice

Fissa sullo schermo lascio scendere queste infinite domande sulle guance.
E non c'è rabbia dentro di me, solo infinita tristezza perchè non credo di essere quello schifo di persona che sembro ai tuoi occhi, uno schifo tale da dire che la mia amicizia ti fa del male. Credo di essere una grande pasticciona, la regina dei danni, diversa, ma ti voglio bene e mi manchi tanto amica mia.
Non so cosa fare per cacciar via questo dolore, ma so che non vorrei esser nessun' altro se non me, chiedendo scusa per i miei limiti e facendo di tutto per non pesarli su di te.
Pare che io debba rassegnarmi a questo vuoto.

martedì 3 novembre 2009

cerco una finestra per guardare fuori da me stessa e scoprirmi nel rosso delle foglie autunnali e nel grigio blu di uno dei tanti cieli là fuori. Sono curiosa.

lunedì 2 novembre 2009

La vita è camminare senza cartina. Come io e Cristina a Marsiglia. Ogni tanto si finisce in posti strani, altri posti sono pieni di colori e poi ti trovi un bel muro davanti, altri sono lunghe strade che stai percorrendo e non sai dove finirai, ma al bando l'inquietudine. Viviamo nel momento, disegnare un sentiero non in linea retta in fondo è un gioco creativo.

domenica 1 novembre 2009

mercoledì..ritrovato su un libro di arte bizantina

Noi che lasciamo tracce
cerchiamo condivisione
forse siamo schiavi della nostra insicurezza
mentre comprendiamo di non poter esser compresi
continuiamo a lasciare segni tra vane speranze.
Offusca i pensieri sul reale
Parlare di tristezza e dolore è semplice, le parole scivolano sui tasti e compongono lontano dal tuo cuore le tue emozioni, permettendoti così di liberartene in parte e guardale con maggiore distacco. Ciò che ti apre il cuore invece è difficile da comunicare perchè si teme di degradarlo a banalità e scioglievolezza da adolescenti. Tuttavia ti resta una voglia di cacciar fuori la voce e raccontare a tutti come ti senti e l'intensità del tuo sorriso. Spesso riesci a racchiudere tutto questo in poche parole, molte volte ti arrendi e resti a fissare lo schermo con un sorriso ebete, stupita che possa esistere per te quel qualcosa di indefinito che proprio non vuol farsi fissare in lettere. Ed è un gran caos che ti porta a certezze, a follie, a domande, a paura..e poi d'improvviso s'appiana in una prateria scossa dal vento..ogni singolo istante come un filo d'erba ti senti elevata all'aria del cielo e ai profumi che essa porta con sè. Di nuovo senza parole..deve essere così quando qualcuno ti apre il cuore.