lunedì 22 novembre 2010

Ti sento fuori dalla pelle,
troppo infreddolita dal correre
ti rannicchi nella mente,
togli il calore dalle mani.

Mi accorgo di fare
respiri profondi,
te ne culli e scivoli
lungo la colonna vertebrale.

Sottili linee sulla carta
cercando la magia che pizzica gli occhi,
allenti la mia tensione nelle labbra
e ti fai passo lento.

Sento il calore negli occhi.


sabato 6 novembre 2010

Mi parlano di.

Mi parlano di un'atmosfera,
che è il non detto,
ma il dipanato dalla nebbia,
grazie a un gioco di mani- danza- creatrici.
Un ritmo conosciuto perché portatore di quiete,
come l'abbraccio di una madre.

Nubi basse

Lance arancio bucano un telo grigio.
Niente è lineare nelle nubi,
nessun senso ragionato
nello sviluppo della visione.
Rocce alberi respiri.
E tu ti muovi a curve larghe
raccogliendo margherite.

fogli spersi

Nella foresta
-segui i tuoi passi-
ci sono presenze
non ci sono coperte
ad attutire i suoni
e le foglie parlano
di vecchi uomini barbuti,
di danze folli,
al cadere della pioggia.

Le storie si cancellano e
ricominciano da capo,
segni sulla mota
tra avviluppi di rami.