venerdì 27 maggio 2011

racconti-costruzioni

Il caos si fa vuoto,
profili nella nebbia, nient'altro.
Densa casa bianca di non riposo,
annaspiamo
colpendo ciotoli aguzzi
con le dita dei piedi.
Barcolliamo nei sotterranei
delle nubi dei sogni.
Se mi tieni per mano non cambia l'intorno,
ma cambiamo noi.

Raccontami un oggetto,
così ch'io lo possa delineare
in questo muro bianco.
Raccontami le smorfie e i sorrisi
che esso può darti.
Ti regalerò la descrizione di un colore
con cui tu possa ornare i tuoi occhi.

Il nulla può avere la forma che tu vuoi guardare,
se ne possono fare origami leggeri.
Ciò che chiami reale sono fogli di carta,
costruiamoci aereoplani.

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