Il caos si fa vuoto,
profili nella nebbia, nient'altro.
Densa casa bianca di non riposo,
annaspiamo
colpendo ciotoli aguzzi
con le dita dei piedi.
Barcolliamo nei sotterranei
delle nubi dei sogni.
Se mi tieni per mano non cambia l'intorno,
ma cambiamo noi.
Raccontami un oggetto,
così ch'io lo possa delineare
in questo muro bianco.
Raccontami le smorfie e i sorrisi
che esso può darti.
Ti regalerò la descrizione di un colore
con cui tu possa ornare i tuoi occhi.
Il nulla può avere la forma che tu vuoi guardare,
se ne possono fare origami leggeri.
Ciò che chiami reale sono fogli di carta,
costruiamoci aereoplani.
venerdì 27 maggio 2011
nessuna soluzione di continuità
I pensieri vogliono
appropriarsi di una vita aerea.
Fanno
mulinelli di espressioni,
cozzano
contro le mie pareti,
s'attorcigliano
in catene di parole.
Quel che ne risulta
è nient'altro che
una mancanza di costruzione di senso.
Eppure non so tacere
questa ricerca di rami e fiori
per lasciare solchi nella sabbia.
appropriarsi di una vita aerea.
Fanno
mulinelli di espressioni,
cozzano
contro le mie pareti,
s'attorcigliano
in catene di parole.
Quel che ne risulta
è nient'altro che
una mancanza di costruzione di senso.
Eppure non so tacere
questa ricerca di rami e fiori
per lasciare solchi nella sabbia.
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