mi stringo e penso al senso.
Al senso che mi scorre tra le dita dei piedi
e sformicola fino alle gocce di brina
che ho sul respiro.
Allungo le mani spaventate
incontro i granelli di sabbia,
incontro i fili d'erba e
la tua mano, che mi sfiora un dito
e si àncora stretta.
La paura è dei prati e del cielo e del mare.
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