domenica 28 febbraio 2010

Puccio i piedi nella sabbia bagnata
giocando all'equilibrista sull'orlo di un'onda.

Provo l'impossibile sorridendo ad un granchio
nell'invenzione di giochi lontani.

Danzo con le alghe travestendomi di verde salmastro
e del colore dei tuoi occhi.

Quest'oggi voglio la condivisione e il bacio di una stella marina.

se potessi..

Costruisco percorsi con i mattoncini colorati,
infilo il blu sul giallo e il rosso poco più in là
creando un piccolo spazio dove appoggiare
la tua stanchezza e i tuoi pensieri grevi.

Lo faccio complicato in modo che tu possa perderti,
studio angoli impensati per non stancarti,
c'è anche un gatto che passeggia sui muri....

giovedì 25 febbraio 2010

tu sei infinitesimalmente così
io sono irresolubilmente cosà
il mondo è profondamente caos.
Danzo sopra le ceneri della non comunicazione.
Trascinandosi per le panchine sporche
di un parco qualunque di foglie,
il biondo dal cappotto all'antica
scopriva l'estasi di un mondo vuoto.

lunedì 22 febbraio 2010

Tu

Il mio corpo è profumo,
la mia pelle è presenza,
stringendomi tra le braccia avverto
la consistenza del luogo del loro riposare.

Sebbene non ti possa raggiungere allungando le mani.

domenica 21 febbraio 2010

...l'impossibilità di essere unici.
Il nascondersi per non esser plagiati.
Il fastidio della condivisione nell'ansia di esser
un attimo irripetibile.
Sembra che tutto sia già stato detto,
che le combinazioni di parole siano state esaurite.
Eppure,
mi ingegno per la costruzione di un'espressione,
saprò liberare in forme nuove questo indicibile?


giovedì 18 febbraio 2010

Mi ero messa lo smalto

pasticcio di rosso e carta adesiva
mischiata a ritagli e a poesie di Antonia,
ricopre le mie unghie mentre le mani
non vorrebbero che stringere.

mercoledì 17 febbraio 2010

Il confine tra noi e l'acqua è sottile.
La volontà di confonderlo è il mio obiettivo.

lunedì 15 febbraio 2010

stream of consciousness

"..divento stupida quando parlo con te. Dico cose che non voglio dire
ogni tanto parlo a caso tanto per non finire a guardarti e diventare rossa.
Mi preoccupo della faccia che potrei avere, e mi batte il cuore come una teenager al primo appuntamento. Ecco lo sto rifacendo. Proprio una bambina stupida.
E poi.. ho paura. Di quella fottuta. Penso troppo, parlo troppo, importuno troppo."


oggi che non è oggi

Oggi sono contemplativa,
dalla finestra si può vedere
una merlatura rosa del cielo.
I rami degli alberi si allungano
verso i punti più diversi.
Vogliono disegnare
Saper raccogliere un'immagine
e adagiarla in una parola,
in modo tale che chi la legga
riceva esattamente quell'immagine
e l'emozione ad essa connessa.

E' possibile?
Oppure ognuno di noi vi riversa se stesso?
E se così fosse..sarebbe tanto una cattiva comunicazione?
Creare la spinta per lanciare la mente oltre, credo possa bastare

Ieri in metro c'era quella donna dagli occhi curiosi,
pareva innamorata dell'aria intorno a sè.
Ha sorriso, così, semplice.
Ho pensato che è tutto più facile,
e che l'intorno può divenire splendido grazie ad un sorriso.

mercoledì 10 febbraio 2010

Stanotte guardo il cielo e cerco una stellina che possa guardare anche tu.

domenica 7 febbraio 2010

In viaggio con J. J.

Oggi sono su un balcone che dà sulla primavera di una città straniera,
è l'alba, tengo un libro tra le mani, fisso in fondo alla strada.
Sento solo la voce spigolosa, ma calda, accompagnata dalla chitarra in accordi semplici, di un musicista a me caro...penso a cosa mi racconta.
Sento cose strane dentro, un grandissimo caos tinto di grandissimo silenzio.
Lo sguardo ,che è sempre troppo fisso in fondo alla strada, si spegne,
m'impregno di ora.
Sbircio alle mie spalle, nel mio letto c'è la mia emozione più bella che dorme, la lascio lì,
ed esco a correre.

sabato 6 febbraio 2010

una felice che nemmeno sa di esistere

"Anche a Raissa, città triste, corre un filo invisibile che allaccia un essere vivente a un altro per un attimo e si disfa, poi torna a tendersi tra punti in movimento disegnando nuove rapide figure cosicchè a ogni secondo la città infelice contiene una città felice che nemmeno sa di esistere"

Italo Calvino, " Le città invisibili"
Si sogna l'Argentina mentre fuori nevica

venerdì 5 febbraio 2010

Batuffoli di acqua
coprono
cadono
e ovattano.
Dentro sentiamo ghiacciarsi le domande.

giovedì 4 febbraio 2010

Le chitarre correvano intorno al fuoco,
seduti su larghi sassi ci si poneva domande
sui colori delle montagne dietro le nubi.
Le linci si muovevano dietro ai cespugli,
potevamo toccare i loro occhi caldi.
Di cosa sa un orizzonte?
E' caldo, dicono i più,
ha la consistenza sfuggevole dell'acqua,
che scorre, ma che sa penetrare sottopelle.

mercoledì 3 febbraio 2010

Cieli lontani di mondi sconosciuti,
regalati dalle veloci parole che scivolano dalle sue labbra.
Disegni di strade immaginate,
immagini di volti disegnati,
su un taccuino si rincorrono a filo d'inchiostro.
Domando delle nuvole dei paesi loro
e attendo di essere ambasciatrice e di cavalcare verso la città.

martedì 2 febbraio 2010

Nuvole, nuvole in un giorno di sole.
mancanza e venir meno della forza.
Le sorridi e te la tieni un po' stretta,
nebbia che le cinge gli occhi.

riflessioni sul necessario

Senti sottopelle.
L'imprescindibile bellezza non esiste
se non negli occhi della condivisione,
l'imprescindibile dire: 'bisogna' non esiste
se non nella necessità del singolo.
Niente è imprescindibile nemmeno la mia anima
che è albero e si dirama nel cielo e nella terra
alla ricerca della linfa più strana, nuova, viva.